Modelli e funzionamento delle fotocopiatrici

Per fotocopiatrice si intende un apparecchio che, tramite tecniche ottiche (foto-), crea istantaneamente un determinato numero di copie (-copiatrice) identiche al modello originario. L’immagine originale da copiare viene digitalizzata all’inizio del processo e, successivamente, impressa su carta. I primi prototipi di fotocopiatrici sono apparsi intorno agli anni Sessanta, per poi prendere piede sul serio nel successivo ventennio, diventando così il modo più tecnologicamente avanzato di avere in poco tempo delle copie di documenti.

Come funziona una fotocopiatrice?

Il funzionamento di una macchina per le fotocopie è a tutti gli effetti quello di uno scanner e una stampante riuniti in un solo apparecchio. Le modalità di digitalizzazione e di stampa si differenziano nelle due tipologie di fotocopiatrici inkjet o laser. Nel caso di una stampante inkjet (o “a getto d’inchiostro”), l’inchiostro, proveniente dalla cartuccia di un determinato colore, viene direttamente proiettato sul foglio di carta in piccolissime gocce, che successivamente si asciugheranno e daranno origine all’immagine desiderata. Questa stampa è effettuata in vari passaggi, in quanto il foglio viene idealmente diviso in strisce sulle quali viene poi “sparato” il colore.

Quando invece la macchina è di tipo laser viene utilizzato un processo più complesso, preciso ed innovativo, derivante dalla xerografia: un laser viene qui impiegato per modulare i pixel della pagina da fotocopiare, sequenza che viene poi inviata ad un tamburo rotante; la carica elettrica di questo tamburo viene modificata da positiva a negativa nei punti in cui il raggio laser è andato a colpire. Una volta polarizzato il tamburo, questo va ad attrarre per opposizione di carica elettrica una polvere fine che si trova all’interno del toner: il toner viene attratto al foglio di carta tramite il tamburo e successivamente, grazie al calore degli oltre 200°C generati da un altro componente chiamato fusore, si “attacca” alla pagina e vi rimane impresso.

Quali sono i tipi di fotocopiatrici disponibili e quale scegliere?

In commercio esistono due tipi di fotocopiatrici: inkjet o laser. Nel primo caso, l’apparecchio ha bisogno di cartucce di colore, nel secondo invece di toner. Un altro tipo di distinzione è possibile tra stampanti a colori o in bianco e nero, e nel primo tipo sarà implicato un prezzo superiore di circa il 20-30% rispetto all’altro, ma con evidenti vantaggi; in commercio vi è anche un ulteriore tipo di macchina chiamata “ibrida”, in quanto permette di cambiare rapidamente la sua impostazione dalla modalità bianco e nero a quella a colori.

La scelta dell’acquisto di un determinato tipo di macchina dipende ovviamente dalle esigenze che si hanno: negli ambienti lavorativi e nei grandi uffici è molto usata la stampante laser, in grado di effettuare anche trenta copie al minuto, mentre una classica inkjet è da preferirsi per uso domestico, grazie anche al prezzo inferiore, alla reperibilità delle cartucce e alla facilità di cambio di queste, che determina quindi una manutenzione più rapida, al contrario della macchina di tipo laser, senza dubbio più professionale.