Stampante

Una stampante è uno strumento che converte i dati di un computer o di un altro apparecchio collegato ad essa, elaborandoli e trasformandoli in immagini, foto o parole, imprimendoli su carta. I vari modelli si differenziano soprattutto per la metodologia di stampa e per le caratteristiche tecniche delle singole stampanti.

Caratteristiche tecniche della stampante

Le caratteristiche più comuni delle stampanti moderne sono l’alimentazione della carta, il suo formato, la risoluzione e la velocità di stampa, i font e i colori. Per alimentazione della carta s’intende se è a foglio singolo, la più facile da cambiare al bisogno, oppure a modulo continuo, utile per non avere migliaia di fogli sparsi disordinatamente una volta stampati. Molte stampanti non solo stampano i comuni fogli A4, ma possono stampare anche grandi fogli per progetti o per disegni tecnici. Come risoluzione di stampa, s’intende la qualità dello stampato: una macchina moderna stampa imprimendo sul foglio dei punti quasi microscopici, più sono i punti, migliore è la stampa. La sigla dpi infatti significa la quantità dei punti per pollice, l’unità di misura. La velocità di stampa è calcolata in caratteri per secondo o in pagine per minuto; varia a seconda del formato e del tipo di stampato.

I font sono i caratteri, quali punti, lettere, numeri e altri caratteri: è importante verificare se l’apparecchio possa riprodurre segni grafici particolari, per esempio il simbolo dell’Euro. Ormai le stampanti sono tutte a quattro colori, alcune hanno le cartucce d’inchiostro separate, altre unite, l’unica cosa che anno in comune è la periodica manutenzione e pulizia delle testine di stampa; per le stampanti fotografiche possono esistere anche fino a sei colori.

Principali tipi di stampanti

Oltre alle caratteristiche tecniche, le stampanti si dividono in tre tipologie: Stampanti ad aghi, a getto d’inchiostro, al laser. Il primo modello è molto raro, il suo funzionamento è simile alle macchine da scrivere: attraverso una serie di aghi d’acciaio colpiscono un nastro intriso d’inchiostro, lasciando i punti e quindi i caratteri. Purtroppo sono le più rumorose, in più sono quelle che prediligono l’alimentazione a modulo continuo e i modelli a colori sono molto rari, in quanto i risultati estetici sono molto scarsi. Quelle a getto d’inchiostro sono le più comuni e più economiche: la testina di stampa passa sul foglio molte volte, in modo da riprodurre su carta immagini e documenti. Esistono addirittura stampanti di questo tipo che hanno due testine di stampa, altre che sono caratterizzate dalla testina con molti ugelli (il massimo è 128).

Per risparmiare sull’inchiostro, il suggerimento è di acquistarne una con cartucce separate, in modo che se finisce un singolo colore non si debba gettare l’intero caricatore. Infine, le più costose in termini di prezzo: le stampanti laser. Anche se sono le più costose sul mercato, durano moltissimo, grazie al toner, una sostanza finissima che sostituisce l’inchiostro. Sono ottime se si stampano molti documenti in bianco e nero, pessime per quanto riguarda la riproduzione d’immagini. Si è fatto un tentativo di fabbricare stampanti laser a colori, ma gli scarsi risultati per quanto riguarda la risoluzione e il costo esorbitante hanno impedito di consentirne la diffusione sul mercato, almeno per ora.